william-james-e-l’anima-malata “Se questa vita non è una vera lotta, in cui il successo fa guadagnare eternamente qualcosa all’universo, non è meglio di un gioco teatrale privato da cui ci si può ritirare a piacimento. Ma sembra una vera lotta, come se ci fosse qualcosa di veramente selvaggio nell’universo che noi, con tutte le nostre idealità e fedeltà, dobbiamo riscattare”.

“Il mondo viene così concepito secondo l’analogia di una foresta o di un blocco di marmo da cui si possono ricavare parchi o statuti eliminando gli alberi irrilevanti o le schegge di pietra”.

“Ogni uomo che abbia raggiunto anche solo l’adolescenza intellettuale, comincia a sospettare questo; comincia a sospettare che la vita non sia una farsa; che non sia nemmeno una commedia elegante; che fiorisca e fruttifichi al contrario dalle più profonde profondità tragiche, le profondità del vuoto essenziale in cui sono immerse le radici del soggetto. . . “

“Quando la mente è morbosa solo le immagini cupe hanno una certa vivacità. Possiamo cercare di realizzare il rovescio dell’immagine, ma non morde, e anche la riflessione concentrata spesso non riesce a darle concretezza. Allora l’unica cosa da fare è avere fede e aspettare, e risolvere qualsiasi cosa accada per essere fedeli “nell’atto esteriore” (come dice un filosofo), cioè fare come se il bene fosse la legge dell’essere, anche se per il momento non si riesce a crederci davvero. La convinzione arriverà a suo tempo”.

“Se scrutiamo il campo della storia e ci chiediamo quali caratteristiche abbiano in comune tutti i grandi periodi di rinascita, di espansione della mente umana, troveremo, credo, semplicemente questo: che tutti e ciascuno hanno detto all’essere umano: “la natura più intima della realtà è congeniale ai poteri che tu possiedi””.

“La nostra forza e la nostra intelligenza, la nostra ricchezza e persino la nostra fortuna sono cose che riscaldano il nostro cuore e ci fanno sentire all’altezza della vita. Ma più profondo di tutte queste cose, e in grado di bastare a se stesso senza di esse, è il senso della quantità di sforzi che possiamo compiere. . . Chi non riesce a fare nulla è solo un’ombra; chi riesce a fare molto è un eroe”.

“Semina un’azione e raccoglierai un’abitudine; semina un’abitudine e raccoglierai un carattere; semina un carattere e raccoglierai un destino”.

“La vita intellettuale dell’uomo consiste quasi interamente nella sostituzione di un ordine concettuale all’ordine percettivo in cui la sua esperienza si presenta originariamente”.

“Se i giovani si rendessero conto di quanto presto diventeranno semplici fasci di abitudini ambulanti, farebbero più attenzione alla loro condotta durante lo stato plastico. Siamo noi stessi a forgiare il nostro destino, buono o cattivo che sia, e non possiamo mai disfarcene. Ogni minimo colpo di virtù o di vizio lascia una cicatrice mai così piccola”.

“L’atteggiamento dell’infelicità non è solo doloroso, ma anche meschino e brutto. Che cosa c’è di più meschino e indegno dello stato d’animo di chi si strugge, si strugge, si abbatte, a prescindere dai mali esteriori che lo hanno generato? Cosa è più dannoso per gli altri? Cosa è meno utile come via d’uscita dalle difficoltà? Non fa altro che aggravare e perpetuare il problema che l’ha generato, aumentando il male totale della situazione. A tutti i costi, quindi, dovremmo ridurre l’influenza di questo stato d’animo; dovremmo scovarlo in noi stessi e negli altri, e non mostrarlo mai con tolleranza”.

“Ci sono uomini che sembrano aver iniziato la loro vita con una o due bottiglie di champagne al loro attivo, mentre altri sembrano essere nati vicino alla soglia del dolore, che le minime irritazioni li mandano fedelmente oltre”.

“L’umanità si trova in una posizione simile a quella di un gruppo di persone che vivono su un lago ghiacciato, circondato da scogliere da cui non c’è scampo, pur sapendo che a poco a poco il ghiaccio si sta sciogliendo, e che si avvicina il giorno inevitabile in cui l’ultima pellicola scomparirà, e annegare ignominiosamente sarà la parte della creatura umana. Quanto più allegre sono le pattinate, quanto più caldo e scintillante è il sole di giorno, e quanto più rudi sono i falò di notte, tanto più struggente è la tristezza con cui si deve cogliere il significato della situazione totale”.